SERIE A 2012/2013: I TOP parte 2
PARMA: Difficile scegliere un protagonista per l'ottima stagione del Parma, chi più chi meno ha dato il suo grande contributo alla causa. Ma a 33 anni Amauri in alcuni frangenti si è preso la squadra sulla spalle e l'ha condotta alla vittoria. In Parma-Torino ha siglato la sua prima tripletta della stagione e contro il Pescara non si è fatto mancare uno dei suoi colpi preferiti, rovesciata dal limite dell'aria e pallone che si insacca in rete. Arrivato come una scommessa si è guadagnato il rinnovo contrattatuale fino al 2016. CONVINCENTE.
CAGLIARI: Nel Foggia con Zeman ha preso la licenza elementare, lo scorso anno a Castellamare la licenza media, quest'anno a Cagliari si è diplomato e il 31 maggio si è anche laureato con l'esordio in Nazionale. Marco Sau è il primo sardo ad andare in doppia cifra con la maglia della squadra isolana nella massima serie. 12 gol e doppietta a San Siro contro l'Inter, attaccante rapido e con grandi capacità di farsi trovare smarcato, ottima anche la finalizzazione, seconda punta dal sicuro avvenire, scomettiamo che la prossima sarà la sua ultima stagione a Cagliari? PATTOLINO.
CHIEVOVERONA: Assoluto protagonista della convincente stagione della squadra di mister Corini è stato Cyril Thereau. Attaccante franco-belga, in Italia non era mai arrivato ai livelli di rendimento così alti. Fisico da prima punta ma ama giocare dietro gli attaccanti, ha dimostrato in questo campionato di essere abile anche nel finalizzare infatti ha siglato ben 11 reti. Suo il gol contro la Juventus, quello decisivo contro la Roma di Zeman e la magnifica punizione contro il Cagliari. Sta cercando sistemazione per la prossima stagione, oggetto del desiderio di Fiorentina e di altre medio-big del nostro campionato. Stagione da incorniciare. SPECIALE.
BOLOGNA: Come nella scorsa stagione Alessandro Diamanti ha dimostrato di essere il trascinatore del Bologna. Il suo sinistro da brividi ha colpito 7 volte questa stagione e per 8 volte ha mandato in porta Gilardino e compagni. Diventato capitano dopo la cessione di Portanova, Alino nei momenti difficili con una sua giocata riesce a mettere in apprensione qualsiasi squadra avversaria, mezzi da campione e sta anche cancellando quei limiti caratteriali che in passato gli hanno precluso il salto di qualità. A 30 anni ha ancora tempo di prendersi le sue rivincite e di togliersi molte soddisfazioni. MAGIC.
SAMPDORIA: Scarto del Barcelona, a Mauro Icardi è bastata una solo stagione in serie A per guadagnarsi il passaggio all'Inter. Primo gol nella massima serie nel derby con il Genoa, prima doppietta alla Juventus Stadium, unico calciatore in questo campionato a siglare una quaterna contro il Pescara. Attaccante che ha dispetto dell'età, 20enne, sembra di essere già un esperto del calcio italiano. Si muove ottimamente tra le linee e in area non lascia scampo ai portieri avversari, chiedete a Buffon. Il nuovo Milito? STUPEFACENTE.
ATALANTA: La scorsa stagione non è stata un caso infatti German Denis si è confermato anche in quella appena finita. 15 gol per il Tanque, scaricato da Napoli e Udinese a Bergamo ha trovato la sua dimensione. Letale in aria di rigore, prestanza fisica fuori dal comune meriterebbe il salto in una grande squadra. A coronare la sua annata è arrivata anche la tripletta a San Siro contro l'Inter che è valsa la vittoria della squadra bergamasca. Il momento migliore lo ha vissuto quando Colantuono gli ha affiancato un altra prima punta, Livaja, che gli ha permesso di avere ancora più spazi. Terminale troppo importante per l'Atalanta. CARRO ARMATO.
TORINO: Alessio Cerci o lo ami o lo odi. A Firenze amore a intermittenza fino al divorzio indolore della scorsa estate, Ventura ha fiutato l'affare e lo ha riportato alla sua corte dopo la straordinaria annata di Pisa. Ancor più straordinarie sono le giocate che ha regalato al pubblico granata in questo campionato. Mai cosi convincente come adesso, 8 reti e 8 assist, con il suo sinistro chirurgico e i suoi numeri da brasiliano. Si è guadagnato a pieni voti la Nazionale, se continua così sarà difficile trattenerlo a Torino. FUNAMBOLO.
GENOA: Il ritorno a casa del bomber, quella casa che nella stagione 2007/2008 gli aveva aperto le porte del grande calcio e della Nazionale. Il soggetto è Marco Borriello, il luogo è Genova sponda rossoblu. Allora i gol furono 19 contro i 12 di quest'anno, ma immaginate un Genoa in profonda difficoltà come lo è stato senza Borriello sicuramente sarebbe retrocesso senza nulla togliere ai suoi compagni di squadra. Dopo le stagioni in chiaroscuro di Roma e Torino ha ritrovato la via del gol, di cui i 2 importantissimi contro il Pescara che hanno sancito la salvezza anticipata del Grifone. Amato dal pubblico genoano la sua avventura nella sua isola felice dovrebbe ancora continuare. IL TRONISTA DEL GOL.
PALERMO: Per metà campionato, come tutto il Palermo, ha sonnecchiato facendo finire i siciliani in zona retrocessione. Con Gasperini e Malesani, Josip Ilicic, era un giocatore svogliato e dormiente. Tanto talento ma pochi fatti, però rappresentava un mina inesplosa che nessun allenatore riusciva a privarsene. Ad innescare la miccia è stato Sannino, lo ha responsabilizzato e in due mesi e mezzo è stato devastante. 10 gol, alcuni decisivi come quello all'Inter o quello del pareggio del derby con il Catania a tempo scaduto. Da incorniciare la segnatura contro la Sampdoria, saltando avversari come birilli prima di depositare il pallone in rete. Grazie allo sloveno i rosanero hanno per un pò cullato i sogni di salvezza ma alla fine la retrocessione è stata inevitabile. Si prospetta per lui una grande carriera, le big lo aspettano. GENIO.
SIENA: Se il Siena è rimasto in corsa per la salvezza fino a poche giornate dalla fine del campionato lo deve all'attaccante svizzero Innocent Emeghara. Arrivato nella città del Palio a gennaio, alla sua prima presenza da titolare ha fatto male all'Inter e dopo due giornate anche alla Lazio con un doppietta. Scatto da centometrista, 7 gol e tanta corsa. In Francia al Lorient non era riuscito a imporsi, il campionato italiano invece è su misura per lui. Visti i problemi finanziari dei senesi ancora il suo futuro non è chiaro, mezza serie A è su di lui. L'unica cosa certa è che non rimarrà in bianconero dove ha lasciato un ottimo ricordo. SPEED.
PESCARA: Il centrocampista Emmanuel Cascione è stata l'unica luce nella disastrosa stagione del Pescara. Ultimo posto con solo 22 punti e 84 gol subiti, peggio di cosi non poteva andare. Invece Cascione ha dimostrato di poterci stare in serie A, si è sobbarcato il peso del centrocampo biancoazzurro senza quasi mai sfiguarare. Due gol in 30 presenze tutti alla Juve uno all'andata e uno al ritorno. Aveva esordito in Serie A con la Reggina era troppo giovane, adesso invece è pronto per starci saldamente. Non sarà il nuovo Pirlo, paragoni che si sprecavano quando giocava a Rimini, ma la qualità e la quantità c'è. UNICA LUCE.